Lo screening adverse media è una parte essenziale della due diligence per le istituzioni finanziarie e le altre organizzazioni. Questo processo aiuta a garantire che i clienti, i partner e i soci in affari godano di una buona reputazione e non rappresentino un rischio per l’organizzazione.
Cosa si intende per Adverse Media Screening?
Adverse media screening, noto anche come “negative news screening” o “bad press”, è il processo di identificazione di potenziali elementi di rischio o minaccia alla reputazione di un individuo o di un’organizzazione attraverso l’esame di articoli di cronaca, comunicati stampa e altre informazioni rilevanti disponibili pubblicamente. Nell’odierna era digitale, questi dati possono essere reperiti in grandi quantità e da varie fonti, rendendo il processo di reperimento dei dati lungo, complesso e non affidabile. Tuttavia, i sistemi di verifica antiriciclaggio (AML) possono essere molto utili per identificare possibili crimini finanziari o attività illecite.
Perchè lo screening Adverse Media è importante?
L’adverse media screening è estremamente importante perché aiuta a ridurre il rischio di condurre affari con individui o organizzazioni coinvolti in attività illecite. Queste informazioni possono essere utilizzate anche per prendere decisioni consapevoli sulle relazioni commerciali e per adottare le precauzioni necessarie a proteggere i beni e la reputazione dell’organizzazione. Nell’ambito dei propri adempimenti in ambito compliance AML, gli istituti finanziari e gli altri soggetti obbligati sono tenuti a condurre una due diligence e un monitoraggio continui dei propri clienti; oltre a individuare e segnalare potenziali clienti ad alto rischio, le notizie negative possono essere utilizzate anche per identificare transazioni potenzialmente pericolose. In effetti, non includere lo screening adverse media nel processo di adeguata verifica può avere esiti gravi. Individui e organizzazioni si espongono a danni reputazionali, provvedimenti amministrativi e persino ripercussioni legali.